Nel pomeriggio del 24 maggio a Torgiano (Perugia) si è svolta la tavola rotonda “Storie di lavoro: buone prassi dal territorio”, organizzato dall’ASRI in collaborazione con il Consiglio Regionale ANCL Umbria e dall’Unione Provinciale ANCL di Perugia.

La tavola rotonda è stata moderata da Maurizio Tessenda, Presidente dell’Unione Provinciale, che ha sottolineato come per un professionista sia utile conoscere il funzionamento aziendale per la sua attività di consulenza all’imprenditore.

Ha aperto i lavori Francesco Lombardo, Coordinatore Scientifico ASRI, che ha ringraziato per il privilegio di poter ascoltare esperienze e punti di vista diversi provenienti dal vivace contesto umbro. 

Lombardo ha poi ribadito l’importanza di indagare i fenomeni del lavoro in ottica interdisciplinare attraverso un dialogo costruttivo che metta al centro i bisogni delle persone, indipendentemente che essi siano lavoratori dipendenti, liberi professionisti o imprenditori.

 

 

È poi intervenuto Angelo De Poi per raccontare l’esperienza intergenerazionale della famiglia Chiuini-De Poi e della storica azienda del settore dell’automotive, attiva a Perugia dal 1917.

L’imprenditore ha raccontato una storia fatta di attenzione, fiducia e collaborazione costante con i dipendenti, alcuni dei quali vantano oltre 50 anni di servizio presso l’azienda.

Per De Poi uno dei segreti dietro la longevità aziendale è rappresentato dalla filosofia che si poggia su percorsi di crescita e progressione di carriera, garantendo una condivisione di visione e obiettivi.

Simone Cascioli, Direttore Generale di Confindustria Umbria, ha evidenziato le criticità delle trattative di rinnovo dei contratti nazionali e ha ribadito l’importanza di puntare sulla contrattazione di secondo livello per rispondere alle necessità delle imprese del territorio e per cucire “un vestito su misura” nell’interesse dell’azienda e dei lavoratori. 

 

 

Cascioli ha ribadito, però, che è necessario ricordare il ruolo e la funzione della contrattazione di secondo livello, che nasce come opportunità e con finalità produttive e legate all’andamento dell’azienda, e non può essere intesa come un onere o un qualcosa di statico da stabilire nel CCNL come qualsiasi altro elemento retributivo base.

Dario Pipitone, Group Chief Financial Officer, ha poi raccontato l’esperienza di Brunello Cucinelli, un esempio di eccellenza italiana nel campo della moda conosciuta in tutto il mondo.

Una storia che dimostra come sia possibile coniugare il successo aziendale con il benessere dei lavoratori.

Pipitone ha sottolineato quanto sia necessaria l’attenzione verso il lavoratore, sia all’interno dell’impresa che all’esterno nella filiera.

Nella parte finale della tavola rotonda i protagonisti hanno poi dialogato su temi cruciali per il miglioramento del mercato del lavoro e per la diffusione della cultura del lavoro come l’orientamento, la formazione professionale e l’individuazione delle competenze richieste dalle imprese.

Il confronto tenutosi in Umbria ha rappresentato una prima occasione per l’ASRI per raccogliere necessità, criticità e proposte dai protagonisti del mondo del lavoro. 

L’obiettivo di questo tipo di convegni deve appunto essere avvicinare la realtà produttività al dibattito dottrinale e professionale per trovare soluzioni concrete che sfruttino le diverse esperienze e competenze dei tecnici e dei teorici del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.

L’osservazione della realtà quotidiana e l’ascolto degli operatori del mondo del lavoro risulta indispensabile per la costruzione di modelli di relazioni industriali moderni ed efficaci.

 

 

 

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